Una fuga nella foresta, un bunker ipnotico, una scala vorticosa, un salto nel vuoto. “ Caro spettatore, nel nostro film non aspettarti sogni fanciulleschi o mondi felici”, con queste parole una voce plurale accoglie lo spettatore.
Alcuni ragazzi sono incastrati nei loro incubi, un immaginario di solitudine, spaesamento e rassegnazione. Saltando da un incubo all’altro, come in un gioco a spirale, finalmente riusciranno ad incontrarsi in un mondo salvifico dove reale ed onirico si fondono e tutto acquista equilibrio, il luogo ideale in cui costruire insieme un rifugio sicuro. Ma se la realtà fosse soltanto un altro sogno?

Questo film nasce ad un laboratorio di video partecipativo svolto a Palermo tra il 2020 e il 2021. Il laboratorio ha coinvolto un gruppo di studenti di una scuola secondaria di primo grado insieme a dei coetanei migranti di seconda generazione.
Le trame che s’intrecciano nel film sono state tessute a partire dal loro immaginario e sono il risultato di un percorso condiviso. Ogni scelta narrativa e stilistica è frutto di elaborazioni e scritture collettive, nelle quali ogni studente ha potuto raccontare un pezzo di sé e condividere col gruppo paure e sogni.
C'è chi ha messo il proprio volto per incarnare i personaggi, chi ha scritto e recitato le frasi che ci introducono alla storia, chi ha preparato i set, chi ha catturato le immagini e i suoni. Nel film le fantasie di questo gruppo eterogeneo di ragazzi, di fondono e si concretizzano in una serie di sogni che, legati tra di loro da suggestioni visive e sensoriali, che hanno permesso di esplorare in profondità i vissuti dei ragazzi, i loro addetti, le loro preoccupazioni e i loro desideri.